Chi sono i Bùgianèn?
Bùgia nèn: le parole più famose del nostro dialetto sono diventate anche un soprannome un po’ ironico per definire tutti noi piemontesi.
“Diffidenti di fronte al cambiamento, più inclini alla staticità che alle evoluzioni,
capaci di farsi scivolare addosso i venti del cambiamento.”
Oggi è strano pensare che alle origini di questa espressione ci sia un momento glorioso ed epocale, quando a metà del settecento nella valle dell’Assietta l’esercito sabaudo non si piegò allo strapotere francese.
Il comandante piemontese, di fronte all’invito dei suoi superiori a ritirarsi, accompagnò il rifiuto con la frase: “Noiäutri da si i bùgiuma nèn”. Con il calare della notte si concluse la battaglia, vinta con coraggio dai Piemontesi. Il termine Bùgianèn ci riporta quindi ad un temperamento caparbio, resiliente e capace di affrontare i momenti di difficoltà con fermezza e determinazione. Per noi la resilienza rappresenta la volontà di aprire una Trattoria in un momento che vede il declino della cucina tipica locale e dell’artigianato a favore della standardizzazione e della globalizzazione culinaria.
A rileggere le cose da un altro punto di vista, bùgianèn definisce anche una ricchezza insperata al giorno d’oggi. E’ la piacevole consuetudine, lo star bene dove si sta, il piacere e l’orgoglio nelle abitudini quotidiane. In sala e in tavola proponiamo quest’ultima lettura, quella che grazie alla innata capacità di aggirare i cambiamenti ci permette oggi di servire piatti così poco scalfiti dal tempo che passa.
Soprattutto, ci convinciamo che a volte star fermi e saldi significhi non tradire il proprio passato e
mettere ancora convivialità e condivisione al centro del tavolo.
I “Bùgianèn”